Scrivere e far politica
pretendono sguardi lunghi,
e non aver fretta.
Ho sessantacinque anni da qualche giorno.
Ne avevo 23 quando mi sono laureato in giurisprudenza, 25 quando sono diventato giornalista professionista, 34 quando sono stato eletto per la prima volta all’Ars.
Molti anni trascorsi, vero? Non invano: ne sono convinto.
Ho diviso la mia vita e le mie passioni tra scrittura e politica.
Due volte al Parlamento europeo, due volte a Montecitorio, presidente della Commissione antimafia siciliana da quattro anni.
La scrittura, accanto al giornalismo, sono stati romanzi, sceneggiature
(“I cento passi”, per esempio), teatro…
Scrivere e far politica pretendono sguardi lunghi, e non aver fretta.
Il resto ce lo dirĂ la vita.